Inventata dal cardiologo americano Arthur Agatston, ha avuto molto successo negli Stati Uniti e poi in Europa.
Funzionamento
Come molte diete simili, l'intuizione è quella dello scarso apporto di carboidrati e zuccheri, favorendo il dimagrimento veloce e la prevenzione delle malattie cardiovascolatorie. Prevede tre fasi ben distinte.
Fase I
Come succede anche nella dieta Atkins, questa prima parte della dieta è la più dura. banditi pane e pasta in modo da favorire il consumo di grassi da parte dell'organismo. La fase dura pressapoco 15 giorni e ci può essere una perdita anche dai 4 ai 6 chili.
Fase II
In aggiunta alla prima, questa seconda fase prevede l'ingresso dei legumi, frutta, vino e riso integrale. Non può essere stabilito un lasso di tempo, in quanto va seguita fino al raggiungimento del peso ideale.
Fase III
Qui il rapporto dietetico è molto liberale. Il consumo dei carboidrati, però, è sempre molto limitato. Ogni giorno si possono consumare liberamente tre porzioni di cereali e tre di frutta. La durata di questa fase è a vita, in modo da tenere sempre costante il peso forma.
Conclusioni
Come tutte le diete povere di carboidrati, anche la South Beach è molto pericolosa per l'eccesso di corpi chetonici. La perdita di peso non vuol dire necessariamente dimagrimento. Anzi nel nostro organismo scatta un allarme di salvaguardia che tende a bruciare i muscoli, più che il grasso. Molto alto il pericolo dell'affaticamento dei reni.
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