
Parte Quarta
ALLATTAMENTO MISTO
E’ una spiacevole evenienza che ha più spesso come causa due varianti:
1) Una “naturale”: per madri che non hanno una produzione di latte sufficiente.
2) Una “ socio- artificiale” - o meglio coatta -: per l’intervento di circostanze esterne: economiche e/o socioculturali, ma anche ideologiche...
A) Variante “naturale”.
Riguarda la Madre che non ha latte a sufficienza, malgrado sia perfettamente sana e si nutra in modo corretto e a sufficienza e l’Ambiente socio-culturale, la nicchia-ecologica che la circonda le permetta di condurre, insieme al suo bambino, una vita protette e quindi, serena, etc.
Per esempio:
(a) Perché la secrezione dei Suoi seni non regge al ritmo imposto dal Suo bambino (?)
(b) Perché ha partorito (con il Cesareo), grazie alla costante spinta evolutiva della specie, un bambino più “grande” delle sue stesse possibilità fisiologiche(?)…
(c) Perché la Sua dieta, malgrado non se ne renda conto, è comunque insufficiente per quantità e/o qualità?
(d) Perche’, etc. ?
“IL BAMBINO PIANGE”,(continua a piangere disperato), PERCHE’?”
Per esempio: come accorgersi che, senza volerlo, stiamo “affamando” il nostro bambino?
E’ importante ricordare che - per non cadere nello stesso errore di affermare solo verità assolute e universali a proposito di un essere nuovo, unico, mai comparso prima sulla Terra -, i “segnali” (pianto e mimica) qui di seguito indicati sono soltanto quelli “più frequenti” dei vari lattanti e che piu’ spesso quindi, soltanto alcuni di questi sono: “sempre presenti”.
Il primo “segnale” è emesso direttamente dal bambino, ma quasi sempre durante le poppate della sera.
Il suo “pianto”, allora, indica l’oggettivo cambiamento fisico-chimico del latte (consistenza, odore, sapore, ritmo, etc.) della montata lattea e/o della oggettiva diminuzione della portata dei seni, etc.
E’ proprio allora, alla sera, che inizia a manifestarsi, per la prima volta con i suoi “segnali” inconfondibili.
Tutto avviene molto più spesso proprio durante le ultime poppate. … Ed è Lui!
E’ il bambino che letteralmente avverte ! (e’ di colpo diventato: “nervoso”!?)
“Emette” il suo “segnale” di allarme (il pianto) e contemporaneamente lo “interpreta”, lo mima alla perfezione eseguendo appunto una “pantomima” che è unica. Ma che è comune a tutti i lattanti e ai cuccioli di tutti gli animali mammiferi. (Per esempio, la capretta che “strappa il capezzolo” e poi “prende a testate” le mammelle (vuote?) della madre.)
Ma purtroppo, nella maggioranza dei casi questo nuovo comportamento – che è fatto di pianto improvviso, acuto e di sofferto, ma anche rabbioso rifiuto del seno (afferra con le labbra e strappa tirando in dietro il capezzolo! e/o non lo prende tra le labbra…) - viene più spesso scambiato per una classica “colica gassosa”, anche perché per piangere più forte e spingere bene sul diaframma, proprio quando “…urla, piega e tira su le “gambe”…!”
E’ così, che, invece che con un maggiore apporto di nutrienti ben distribuiti nelle varie poppate del giorno, il problema viene risolto, invece:
A) Variante “naturale”.
Riguarda la Madre che non ha latte a sufficienza, malgrado sia perfettamente sana e si nutra in modo corretto e a sufficienza e l’Ambiente socio-culturale, la nicchia-ecologica che la circonda le permetta di condurre, insieme al suo bambino, una vita protette e quindi, serena, etc.
Per esempio:
(a) Perché la secrezione dei Suoi seni non regge al ritmo imposto dal Suo bambino (?)
(b) Perché ha partorito (con il Cesareo), grazie alla costante spinta evolutiva della specie, un bambino più “grande” delle sue stesse possibilità fisiologiche(?)…
(c) Perché la Sua dieta, malgrado non se ne renda conto, è comunque insufficiente per quantità e/o qualità?
(d) Perche’, etc. ?
“IL BAMBINO PIANGE”,(continua a piangere disperato), PERCHE’?”
Per esempio: come accorgersi che, senza volerlo, stiamo “affamando” il nostro bambino?
E’ importante ricordare che - per non cadere nello stesso errore di affermare solo verità assolute e universali a proposito di un essere nuovo, unico, mai comparso prima sulla Terra -, i “segnali” (pianto e mimica) qui di seguito indicati sono soltanto quelli “più frequenti” dei vari lattanti e che piu’ spesso quindi, soltanto alcuni di questi sono: “sempre presenti”.
Il primo “segnale” è emesso direttamente dal bambino, ma quasi sempre durante le poppate della sera.
Il suo “pianto”, allora, indica l’oggettivo cambiamento fisico-chimico del latte (consistenza, odore, sapore, ritmo, etc.) della montata lattea e/o della oggettiva diminuzione della portata dei seni, etc.
E’ proprio allora, alla sera, che inizia a manifestarsi, per la prima volta con i suoi “segnali” inconfondibili.
Tutto avviene molto più spesso proprio durante le ultime poppate. … Ed è Lui!
E’ il bambino che letteralmente avverte ! (e’ di colpo diventato: “nervoso”!?)
“Emette” il suo “segnale” di allarme (il pianto) e contemporaneamente lo “interpreta”, lo mima alla perfezione eseguendo appunto una “pantomima” che è unica. Ma che è comune a tutti i lattanti e ai cuccioli di tutti gli animali mammiferi. (Per esempio, la capretta che “strappa il capezzolo” e poi “prende a testate” le mammelle (vuote?) della madre.)
Ma purtroppo, nella maggioranza dei casi questo nuovo comportamento – che è fatto di pianto improvviso, acuto e di sofferto, ma anche rabbioso rifiuto del seno (afferra con le labbra e strappa tirando in dietro il capezzolo! e/o non lo prende tra le labbra…) - viene più spesso scambiato per una classica “colica gassosa”, anche perché per piangere più forte e spingere bene sul diaframma, proprio quando “…urla, piega e tira su le “gambe”…!”
E’ così, che, invece che con un maggiore apporto di nutrienti ben distribuiti nelle varie poppate del giorno, il problema viene risolto, invece:
1) con il “santo farmaco antispastico” (per giunta alcolico, associato ad un “naturale carbone vegetale” per l’assorbente dei gas della fermentazione, etc.!)
2) ma sempre con la “condanna” per il lattante a dover risolvere il problema chiedendo un’altra poppata o due, ma durante la notte: ad aumentare il numero delle poppate per raggiungere la quantità di latte necessaria nelle ventiquattro ore che nei casi seri per un quasi completa insufficienza del latte prodotto diventano sette, otto…poppate al giorno…
Ma la Madre, che è sempre attenta , è nondimeno “obbligata” a imparare a notare, almeno alcune delle seguenti cose:
Ma la Madre, che è sempre attenta , è nondimeno “obbligata” a imparare a notare, almeno alcune delle seguenti cose:
1) al momento delle ultime poppate, all'“appuntamento biologico” con il risveglio del Suo bambino, il Suo seno non si presenta più teso, né sufficientemente gonfio come alle prime poppate.
La Madre: (“Eppure, se spremo il seno , il latte esce?”).
2) il bambino, sebbene “annunci” con il suo pianto di aver fame, portato al seno, prima si attacca e poi si stacca di colpo dal capezzolo piangendo con un tono del pianto più acuto del solito. E’ spesso un urlo improvviso. Poi continua straziante senza fermarsi, gettando la Madre nel panico. (Fa questo anche quando nel latte sono contenute sostanze che danno un odore e un sapore sgradevole, come è per le cipolle mangiate dalla madre. e/o l’improvvisa comparsa degli estrogeni per il ritorno delle mestruazioni!).
M: (“ Si capisce che ha fame. Ma perché, allora, non si attacca?…
E’ nervoso, rabbioso…cattivo, mi fa male…
E poi si stanca, si addormenta, ma è agitato…
E io sono, stanca, spossata …”)
Il piccolo è “disperato”.
E’ come se fosse stato (e sia) sistematicamente “truffato”. Protesta per il sapore cambiato e per la consistenza e per il nuovo odore e il diverso spessore del latte (leggi: per la mancanza delle giuste vibrazioni che soddisfano lo stomaco?): di quella che e’ e resta l’unica fonte della sua vita, etc.
3) di solito la protesta diventa progressivamente sempre più violenta, ma la protesta dura anche sempre di meno! (per stanchezza sopraggiunta e/o per l’innato calcolo economico del consumo di calorie?, ormai tutte da risparmiare per crescere, limitando così al minimo la dispendiosa protesta, … per giunta, inutile. )
L’istinto di “conservazione” o di sopravvivenza, che è appunto parte dell’innata economia della specie, ha sempre il sopravvento. Pur di sopravvivere, alla fine, si adatterà anche al “nuovo latte”.
Ora si attacca comunque al seno. Accenna ancora a qualche protesta. Ma sempre con minor decisione e frequenza. E, alla fine, lo beve. Non ha altro e allora accetta di berlo.
Ma il tempo della poppata si allunga.
Diventa insopportabile per la Madre!
Eppure ha accettato di berlo, perché eccetto l’acqua inodore, insapore, incolore, berrebbe qualsiasi cosa per sopravvivere.
E lui vuole vivere!- Ma…
4) resta più a lungo a succhiare il seno: ci gioca! E spesso s’interrompe, ma senza lasciare il capezzolo. Si ferma di colpo. Resta immobile, come assorto…
M:(“S’incanta a guardare gli angeli!”)
Resta fermo con il capezzolo in bocca senza ingoiare. Senza deglutire dopo l’atto della suzione…poi stanco, ma non certamente sazio, si stacca abbandonandosi esausto.
M:(“Molla il capezzolo che è ormai sfinito!”)
5) mentre dorme ora è irrequieto e “ non tiene” più le tre ore di pausa tra le poppate .
6) si sveglia “prima del tempo” con uno scatto, di soprassalto e subito emette un urlo acuto, improvviso. Ma, soltanto se ha sufficienti forze, chiedi di succhiare …
M:(“Anche in volto è cambiato. E’ ormai rugoso. Sembra quello di un vecchio perennemente triste (e “incazzato”).
Ma gli occhi sono vivi, si guarda continuamente intorno.
E’ in allarme.
Sa che si gioca la pelle ad ogni poppata.!!!?”)
7) il numero delle richieste di latte, quello delle poppate nelle ventiquattrore, è aumentato in frequenza e quindi di numero.
8) di notte vuole restare attaccato al seno per periodi lunghissimi.
M:(“Ma gioca con il capezzolo!
Ricomincia a succhiare solo se tento di staccarlo!”)
9) ha cominciato a diventare “stitico”!
M: (“ Si capisce che ha fame. Ma perché, allora, non si attacca?…
E’ nervoso, rabbioso…cattivo, mi fa male…
E poi si stanca, si addormenta, ma è agitato…
E io sono, stanca, spossata …”)
Il piccolo è “disperato”.
E’ come se fosse stato (e sia) sistematicamente “truffato”. Protesta per il sapore cambiato e per la consistenza e per il nuovo odore e il diverso spessore del latte (leggi: per la mancanza delle giuste vibrazioni che soddisfano lo stomaco?): di quella che e’ e resta l’unica fonte della sua vita, etc.
3) di solito la protesta diventa progressivamente sempre più violenta, ma la protesta dura anche sempre di meno! (per stanchezza sopraggiunta e/o per l’innato calcolo economico del consumo di calorie?, ormai tutte da risparmiare per crescere, limitando così al minimo la dispendiosa protesta, … per giunta, inutile. )
L’istinto di “conservazione” o di sopravvivenza, che è appunto parte dell’innata economia della specie, ha sempre il sopravvento. Pur di sopravvivere, alla fine, si adatterà anche al “nuovo latte”.
Ora si attacca comunque al seno. Accenna ancora a qualche protesta. Ma sempre con minor decisione e frequenza. E, alla fine, lo beve. Non ha altro e allora accetta di berlo.
Ma il tempo della poppata si allunga.
Diventa insopportabile per la Madre!
Eppure ha accettato di berlo, perché eccetto l’acqua inodore, insapore, incolore, berrebbe qualsiasi cosa per sopravvivere.
E lui vuole vivere!- Ma…
4) resta più a lungo a succhiare il seno: ci gioca! E spesso s’interrompe, ma senza lasciare il capezzolo. Si ferma di colpo. Resta immobile, come assorto…
M:(“S’incanta a guardare gli angeli!”)
Resta fermo con il capezzolo in bocca senza ingoiare. Senza deglutire dopo l’atto della suzione…poi stanco, ma non certamente sazio, si stacca abbandonandosi esausto.
M:(“Molla il capezzolo che è ormai sfinito!”)
5) mentre dorme ora è irrequieto e “ non tiene” più le tre ore di pausa tra le poppate .
6) si sveglia “prima del tempo” con uno scatto, di soprassalto e subito emette un urlo acuto, improvviso. Ma, soltanto se ha sufficienti forze, chiedi di succhiare …
M:(“Anche in volto è cambiato. E’ ormai rugoso. Sembra quello di un vecchio perennemente triste (e “incazzato”).
Ma gli occhi sono vivi, si guarda continuamente intorno.
E’ in allarme.
Sa che si gioca la pelle ad ogni poppata.!!!?”)
7) il numero delle richieste di latte, quello delle poppate nelle ventiquattrore, è aumentato in frequenza e quindi di numero.
8) di notte vuole restare attaccato al seno per periodi lunghissimi.
M:(“Ma gioca con il capezzolo!
Ricomincia a succhiare solo se tento di staccarlo!”)
9) ha cominciato a diventare “stitico”!
e che le feci sono secche e dure e ora virano verso il verde… (diventeranno liquide, poi compariranno tracce di muco, etc.)
10) la pancia è più gonfia e ora “fa” tanta “aria”…
10) la pancia è più gonfia e ora “fa” tanta “aria”…
Le “coliche gassose”
Ecco che sono arrivate le “vere coliche gassose”!
Quelle VERE per “sottoalimentazione”! Per “malnutrizione”! Per fame!
Non essendo più “caricato a sufficienza”, il piccolo “scarica” poco e male: E’ diventato: “stitico”!
E’ allora probabile che, essendo aumentato il tempo di permanenza nella parte dell’intestino, perché il materiale da spingere e’ troppo scarso - non deputata all'assorbimento degli alimenti - della frazione di latte non assorbito (la frazione di caseina), delle scorie del latte e di altri cataboliti naturali, sia iniziata, da parte dei germi non saprofiti intestinali, (in maggioranza anerobici) una maggiore e più lunga e abbondante fermentazione delle stesse.
ATTENZIONE
Il latte Materno può sempre tornare! All'improvviso, così come se ne è andato.
Nondimeno è questo il momento di aggiungere il “latte in polvere”. (Quello che ogni Madre ha “ricevuto in dotazione” al momento della dimissione dall'ospedale, dalla solerte puericultrice di turno?.)
La Nonna che non disponeva di un latte di aggiunta “affidabile”, usava dare al suo bambino acqua con foglie di alloro, tea, tisane, etc. etc.
Ma ora sarebbe stupido non dare ad un lattante uno “speciale latte di aggiunta”, magari quello di moda!, dopo tante conquiste scientifiche e le conseguenti, varie manipolazioni operate dall'industria sul latte di mucca ?
Ma come sara’ sempre più chiaro per tutti: “non e’ proprio cosi’!
IL LATTE DI AGGIUNTA
Ne esistono di tutti i tipi!
Grazie alle infinite manipolazioni e integrazioni, tutte tendenti a renderlo il più vicino possibile, dal punto di vista digestivo e nutritivo, al latte materno?
Così i vari tipi di latte passano e ricompaiono a seconda delle mode, ma oggettivamente sono tutti validi!?
Il latte vaccino, inoltre, specialmente da quando abbiamo cominciato a “pasteurizzarlo” e a “stassanizzarlo” e a “diluirlo” nel modo “giusto”? – per esempio: due parti di latte e una di acqua bollita, con l’indispensabile aggiunta di zucchero… (ma ora, e lo abbiamo appena detto, c’è l’industria che riesce a fare con il latte mirabilia) - il latte vaccino pretrattato (dall'industria) ha salvato molte vite. Ad esempio, quelle dei bambini con Madri, che fin dai primi giorni, erano impossibilitate ad allattarli.
Ma ATTENZIONE : fondamentale e’ conoscere le “vibrazioni” degli alimenti!
Il latte vaccino (cercare su internet, sul motore di ricerca “Tiscali”: “Latte vaccino”.) nondimeno è e resta sempre e soltanto un “supporto liquido” per veicolare tutti i “nutrienti necessari” al nostro bambino, che è e resta comunque un lattante. …
Ma il mio bambino è un “onnivoro”!
( E’ soltanto il Latte Materno, infatti, che è deputato a realizzare il compito di quella meraviglia della Natura che è in assoluto il latte secreto dalla ghiandola mammaria di una Madre, un Mammifero, per il suo cucciolo.
E’ quello di essere un liquido che veicola tutti i nutrienti - gli stessi che, dopo averli assunti, digeriti e prima assimilati, la Madre forniva al suo bambino, quando era ancora nel Suo utero, direttamente con il suo sangue e che poi, ora finiscono nel latte delle sue mammelle.)
Ma?: “Su quali elementi agisce l’Industria Alimentare per raggiungere lo scopo di rendere il latte vaccino simile al latte di donna e creare, quindi, vari tipi di latte in polvere formulati, adatti ai primi tre mesi di vita e poi ai sei, ai dieci e oltre, all'infinito?”: (prima sull'elemento economico visto che alla madri italiane lo fa pagare fino a trecento volte di più di quanto, per esempio e’ venduto in Francia?)
Poi mette le mani sopra il Latte Vaccino e comincia a manipolarlo cosi’:
1) Diminuzione della concentrazione dei sali: il latte vaccino ne contiene in grandi quantità, se confrontato con quelle del latte materno. Gli elementi che spiccano maggiormente, nel gruppo, sono il Sodio, il Cloro, il Potassio, il Calcio ed il Fosforo.
Questa operazione è essenziale per rendere compatibile l'osmolarità del latte con il potere di filtrazione del“rene infantile”.
2) Eliminazione o denaturazione di proteine potenzialmente “allergizzanti” (in particolare la Lattoglobulina, che nel latte di donna è scarsa, mentre nel latte vaccino si rileva in una certa quantità). Tale risultato si ottiene col CALORE al quale la Lattoglobulina è particolarmente sensibile.
3) Modificazione della struttura della “caseina”: questa proteina “pesante” è presente anche nel latte di donna ma in una forma (alfa caseina) più confacente alle capacità digestive dell’intestino del lattante. La beta caseina, presente in percentuale significativa nel latte vaccino, ha una forma sferica, quindi gli enzimi riescono a degradarne solo la parte esterna, lasciando intatta la porzione nascosta. Quest’ultima, giungendo in digerita nell'intestino, induce fermentazione e modificazione della flora batterica (coliche, stipsi). Nel processo industriale la beta caseina viene PARZIALMENTE DENATURATA AL CALORE e con metodi enzimatici (idrolisi), col risultato che se ne perde la forma sferica e se ne aumenta la digeribilità?
4) Adattamento della concentrazione di carboidrati semplici (zuccheri): nel latte di donna la quota calorica maggiore spetta al lattosio che è contenuto in concentrazioni 3-4 volte superiori a quelle del latte vaccino. Si provvede a tale necessità AGGIUNGENDO DESTRINE E MALTOSIO (oligosaccaridi) di derivazione vegetale (senza glutine) al latte di mucca.
5) Adattamento nella composizione dei grassi: (nel latte di donna sono presenti, in più alte concentrazioni, acidi grassi polinsaturi (linoleico, linolenico, arachidonico) Tale operazione consiste nell'AGGIUNGERE ALLA FORMULA ACIDI GRASSI POLINSATURI di derivazione vegetale (Mais, arachidi, olivo, ecc.).
6) “Fortificazione” del latte vaccino, mediante AGGIUNTA DI VITAMINE ED ELEMENTI MINERALI ESSENZIALI (Ferro, Rame, Zinco, ecc.)
“La composizione del latte vaccino, così trattato, tende (nelle intenzioni) ad avvicinarsi a quella del latte materno, con varie riserve (v. la scomparsa delle “Vibrazioni”!). Infatti, per quanto i procedimenti volti all'adattamento, siano accurati e chimicamente corretti, il latte formulato rimane SEMPRE E COMUNQUE UN LATTE DI DERIVAZIONE VACCINA, con tutto ciò che ne consegue, per esempio: incompleta digeribilità e quindi, fermentazione intestinale, stipsi, possibile insorgenza di intolleranze od allergie. Ma soprattutto il : chelaggio del Ferro! (con relativa diminuzione della sua biodisponibilità e anemia ferropriva ), microemorragie intestinali (peraltro senza rilevanza patologica), ecc.” (dr. S. Tasca).
Il problema, se di problema possiamo parlare, sorge e si aggrava per i nostri lattanti non fortunati, perché il latte vaccino - poiché, nel mondo, e’ l’alimento che in assoluto costa dimeno -, è somministrato (invece, che soltanto come indispensabile succedaneo e/o solo durante lo svezzamento) sotto tutte le salse. Ed è, grazie alla capillare propaganda delle multinazionali, indiscriminatamente usato quantitativamente in modo perlomeno “sproporzionato”, fatto che rende anche pericolosamente “monotona” la dieta.
La quantità somministrata di quello che dovrebbe essere soltanto il “veicolo latte di mucca” è esagerata!
Il latte vaccino finisce così con il diventare per massa e quantità somministrata, da pur necessario veicolo liquido a “base unica e/o principale” di tutta l’alimentazione quotidiana del nostro piccolo - (v. il latte di aggiunta, più i biscotti solubili, più l’omogeneizzato di verdure, di carne, di pesce, di frutta…), il quale, lo ricordiamo, è nondimeno e resta un “onnivoro” e dunque, non è certamente un vitello da ingrasso! -, rendendo la dieta “monotona” e molto faticosa da digerire , etc. e instaurando di fatto una (involontaria, ma comunque, certamente colpevole per ignoranza?) vera e propria anemia ferropriva causa evidente di una “Malnutrizione” a base quasi esclusivamente di soltanto LATTE VACCINO!
Il “latte di aggiunta” è solo e sempre “il latte da noi rubato alla mucca!”: una “erbivora”! Ma il mio bambino, che è, invece, al vertice della magnificenza assoluta della Natura è un “onnivoro”! E’ fondamentale che la Madre, che è comunque costretta ad usarlo perché il suo latte e’ insufficiente, nondimeno ricordi di:
1) Attaccare sempre prima al seno il Suo bambino. Per un tempo insufficiente a “stancarlo” inutilmente, ma sufficiente a stimolare il Suo seno, in modo da ricordare al seno di “produrre” latte proprio a quell'ora (v. l’orologio biologico che regola e ordina - attraverso la secrezione ipofisaria di un suo ormone, la prolattina, quella del latte al seno. Entrambe le secrezioni sono stimolate dalla suzione “meccanica” del capezzolo – l’ora esatta in cui il seno, regolarmente stimolato, deve produrre il latte.)
M: (“è necessario tentare di allattare, di “insistere”?
Anche quando il latte prodotto dal mio seno è ormai scarsissimo?”
Specialmente nelle “primipare”, non possiamo ancora saperlo, ma il latte materno potrebbe anche tornare ad essere prodotto.
2) Il numero e la frequenza delle poppate e soprattutto la “quantità” del latte di aggiunta , li “stabilisce” solo e sempre il bambino!
Non le “tabelle” statistiche!
Per essere certi di averlo finalmente saziato, quando questi si stacca dal biberon, deve sempre restare latte “liquido”, almeno venti grammi. La schiuma non vale!, perché è soltanto la dimostrazione che il bambino ha “tirato” al massimo possibile e che non ha finito di succhiare, anzi!
ATTENZIONE : E’ possibile che il bambino si stacchi dal biberon soltanto perche’ e’ “stanco”! ( questo succede se la madre lo ha fatto piangere prima per troppo tempo, per esempio, per “cambiarlo” prima della poppata e/o perché il biberon non gocciala nel modo giusto e il bambino e’ costretto ad una grande lavoro, etc.)
Se si stacca dal biberon non vuol dire che ha finito la poppata. Potrebbe, dopo essersi sufficientemente riposato, voler riprendere a succhiare: “Ricomincerà a piangere!” (prima delle tre ore!).
Pensare allora che poiché ha volontariamente deciso di staccarsi al biberon questo pianto non possa essere: “fame”, ma soltanto per una “colica’! e’ letteralmente: da STUPIDI!
Comunque quando il lattante piange, prima di avventurarsi in una diagnosi, bisogna sempre provare a dargli PRIMA altro latte! (ma alla giusta temperatura e con un biberon che funzioni perfettamente!) … e soltanto dopo …
Se, invece, beve completamente il latte contenuto nel suo biberon, non possiamo sapere quanto latte avrebbe ancora succhiato. Ma le quantità di latte che così mancano ad ogni poppata, si sommano.
E, allora, chiederà di “succhiare” almeno una volta in più e lo farà durante la notte (dopo aver comunque “protestato” urlando disperatamente durante le ultime poppate della sera.)
Pur di ottenere il giusto numero di nutrienti vitali per i suoi fabbisogni, egli aumenta il numero complessivo delle poppate nelle ventiquattro ore.
3) Durante l’allattamento artificiale (con il biberon) il bambino va tenuto “seduto”! Il biberon deve avere un angolo quasi retto con il capo eretto del bambino.
4) Dopo aver riempito di latte il “biberon”, e averlo posto in posizione orizzontale, come per infilarglielo in bocca, la tettarella deve “gocciolare” come un “ rubinetto difettoso” , non deve quindi fare il “getto”, o peggio , non gocciolare affatto. (Deve gocciolare ritmicamente.)
5) La temperatura del latte va “testata in bocca”, ma solo dalla bocca della Madre!
(Non valgono polso, braccia o labbra …ne bocca o altro … e/o tutto quello offerto dalla solerzia di premurosi parenti e affini!)
6)Se finalmente il bambino è totalmente e sistematicamente saziato, per prima cosa: la “stitichezza” scompare!
Le feci tornano ad essere cremose di colore giallo tendente all'oro con qualche piccolo grumo biancastro dovuto alla caseina che non è mai completamente assimilabile dall'uomo!
Il sonno è ora tornato tranquillo e dura almeno tre ore, che diventano sei durante la notte (dopo il bagno che andrebbe fatto ogni sera). Scompaiono le rughe da vecchio… il volto è disteso, soddisfatto, ricomincia a prendere peso con regolarità e sorride spontaneamente. E’ grato. E’ beato!
7) quando si prepara un latte in polvere è importante che l’acqua per la diluizione, che va assolutamente bollita, sia prima lasciata intiepidire per evitare di bruciare la polvere del latte. Ma soprattutto che l’acqua sia scarsissima di sali minerali! (E’, infatti: soltanto per ridurre la loro esagerata concentrazione - circa 100 volte quella del latte materno - presente nel latte vaccino, che siamo costretti a diluirlo!)
B) Variante “artificiale” e/o “coatta” (per una Madre “costretta” a sospendere l’allattamento.)
La madre è sana. Ha latte “da vendere”. Ma, per motivi socio-economici e/o ideologici… o altro, è costretta, durante il giorno, a lasciarlo ad “altri”, a “posteggiarlo” per molte ore, durante le quali necessariamente il suo bambino riceverà un latte vaccino.
La Madre riesce a dargli ancora - ma questo succede soltanto per un breve periodo, poi rapidamente finirà - la poppata del mattino e quella del tardo pomeriggio al suo rientro a casa (e quella della sera?). (Poi sarà costretta a dargli tutte quelle che lui “pretenderà di avere” durante la notte da sua Madre finalmente “ritrovata” e alla quale cercherà di restare disperatamente “attaccato” tutta la notte!)
“Succede spesso che così diventi un “massacro” per entrambi. La Madre, durante la notte, si farà “prosciugare” perfino l’Anima e Lui mostrerà di non essere mai sazio e soddisfatto di quel “misero latte”, tutto impastato di una reciproca tristezza infinita: “sierosa”. Fatta soprattutto di siero che è più dolce, ma che è per giunta, soprattutto dolorosamente “fermentante” (v. le “coliche gassose” da sottoalimentazione!”
La Madre è tornata al lavoro.
“Il seno ogni tre ore diventa più duro e perde latte dai capezzoli.
La tuta, il grembiule… e/o il talleur, s’inzuppano di latte.
E’ così che Lei sa che, a casa, il suo bambino si è appena svegliato.
“Lo sente” mentre chiede di succhiare…e sa che…ora qualcuno, a casa, al Nido, gli sta infilando in bocca un biberon pieno del latte di una brava mucca!
Ma dura soltanto pochi giorni questo strazio. Poi il seno viene “informato” che a quell'ora è inutile continuare a produrre latte, perché nessuno succhierà!”
E il momento, per il bene e la salute della Madre e del bambino - che di solito ha, in media, già superato i quattro mesi - di dare subito inizio allo “Svezzamento” .
Per riportarlo il più presto possibile alla sua condizione di “onnivoro”.
E il momento, per il bene e la salute della Madre e del bambino - che di solito ha, in media, già superato i quattro mesi - di dare subito inizio allo “Svezzamento” .
Per riportarlo il più presto possibile alla sua condizione di “onnivoro”.
Il seno della Madre, non stimolato più regolarmente a tempo, secondo precisi intervalli di circa tre ore (v. “l’orologio biologico”), finisce con il produrre una scarsa quantità di latte, che risulterà insufficiente, anche dal punto di vista nutritivo (e questo succede ormai persino al mattino.)
Secondo le Nonne : è un latte ormai “cattivo”!
E’ pieno dell’ angoscia per le ore di disperata separazione coatta dal Suo adorato bambino.”
1) LO SVEZZAMENTO “coatto” e la “Nuova Malattia” esclusiva del lattante civileoccidentale.
Così, com'è per l’allattamento artificiale, quando è “coatto” (v. sopra la variante B), anche lo “Svezzamento” finisce con l’essere lo squallido “passaggio obbligato” del bambino, per tempi stabiliti e reiterati, dal sottoinsieme “Ambiente Madre” a quello inglobante, socio-culturale della “Nicchia -ecologica” e/o “Secondo Ambiente” esclusivamente frequentato da “estranei”: gli “altri”!
Il bambino, per decisione unilaterale da parte della Madre, è costretto a “perdere”, in ore precise, ma sistematicamente tutti giorni, il Suo seno, le Sue braccia,… il profumo, il contatto, il “Linguaggio del Suo Ventre” (U. Galimberti), etc. e ad assistere impotente alla frantumazione del suo “Imprinting”, per lunghe ore, ma tutte per lui infinite ...
Per ore stabilite, ogni giorno, egli è ormai un “Orfano”!
E’ il moderno civile-occidentale “Orfano a part-time!”
Da quel momento, com'è nei Brefotrofi, sarà custodito e “informato” da “altri” e nutrito artificialmente (e virtualmente) a distanza, da una mucca.
E’ l’invenzione inedita e più grande di questa nostra società civile, occidentale.
E’ quella dell’“Orfanotrofio a Part-Time”. (v. “Asilo Nido” sul Vocabolario allegato)
E’ questo che ha così anche prodotto:
La “Nuova Malattia”
Inizia per lui la “Nuova Malattia”, quella mai esistita prima sulla Terra per un lattante!
Quella che “minerà” irreparabilmente la sua Anima di civile-occidentale, per sempre.
Quella creata, inventata per lui, che nondimeno è e resta il (nostro) “Futuro”!, proprio dalla nostra stessa Società civile-occidentale dall'oggettivo, assoluto “progresso scientifico”, tecnologico, la stessa che pure lo ha concepito e accolto alla nascita in questo mondo eletto: il mondo “Civile-Occidentale”?
E’ la “SOLITUDINE del LATTANTE”!
Ma è la più tremenda delle solitudini possibili, perché una volta appresa è per sempre; perché è quella senza Madre!
E’ il primo di una serie di trattamenti, che questa nostra civiltà occidentale ha escogitato e poi infligge al suo stesso “Futuro”, ai suoi figli (v. i condizionamenti imposti e poi tutti gli altri, per esempio, la Scuola.)
2) LO SVEZZAMENTO “NATURALE”
E’(letteralmente) un altro dei meravigliosi spettacoli che ci offre la Natura.
E nasce spontaneamente, da una intuizione materna.
Com'è per l’allattamento al seno, questa, che - è anche essa, per chi ha la fortuna di osservarla il regalo di un’estasi -, per l’uomo si va ripetendo da dieci milioni di anni circa e sempre con le stesse modalità. Tutto questo si è ripetuto sulla Terra per venticinque miliardi di volte, perché tanti sono gli uomini che hanno fino ad ora visto la luce su questa terra.
“… la Madre sta mangiando. E’ seduta ad un tavolo con il suo bambino in grembo…
Porta, con movimenti ritmici e regolari, il cucchiaio alla bocca.
Il bambino, che ha sei mesi compiuti, ne segue i movimenti, poi, di colpo, fa un tentativo per afferrare il cucchiaio (v. la “reazione circolare primaria” di Piaget).
Ma stende la mano senza riuscirci.
M: “Vuoi provare la pappa di mamma?”
La Madre, spinge sulla punta della lingua, una piccola parte del cibo che ha appena messo in bocca. Posa il cucchiaio. Con il pollice e l’indice della mano destra ne afferra una piccola “pallina”. Sempre tenendola tra le dita, la modella, la umetta di nuovo con la saliva, facendola passare tra le labbra appena schiuse, poi l’afferra stringendo appena le dita e la introduce spingendola delicatamente nella bocca del bambino…
Aspetta… poi, … è soddisfatta…e subito dopo …
… gli offre il Suo seno, mentre Lei riprende a mangiare.”
… gli offre il Suo seno, mentre Lei riprende a mangiare.”
E’ iniziato cosi’: lo “Svezzamento Naturale”!
Seguirà molto lentamente, senza un metodo, ma soltanto e sempre secondo le intuizioni della Madre, che semplicemente sa di doverlo portare con amore e prudenza a mangiare quello che mangiano tutti gli altri uomini, quello che mangia Lei, una “onnivora” intelligente.
LO SVEZZAMENTO “ARTIFICIALE” (COATTO).
Abbiamo già accennato al fatto che è fondamentale che, non soltanto l’Ambiente, la “Nicchia -ecologica” nella quale vive il nostro bambino, l’ambiente fisico, ma anche la sua alimentazione, non sia assolutamente “monotona” .
Ora sappiamo inoltre, di quante cose ha bisogno il nostro corpo per mantenere intatto il suo “equilibrio interno” e possiamo immaginare quante ne abbia bisogno il nostro bambino (e la Donna in gravidanza) per poter anche “crescere” (rinnovare le sue cellule e accrescerne vertiginosamente il loro numero) e svilupparsi (far evolvere il suo cervello, metterlo continuamente “in forma” mentre apprende ad agire sull'Ambiente che lo circonda e interagire con esso) restando comunque e sempre in buona salute.
Il latte di una Donna, la Madre sana che si alimenta da “onnivora” intelligente, è “l’alimento perfetto” per qualsiasi cucciolo dell’uomo.
Contiene, nelle giuste proporzioni, tutto il necessario.
Contiene (letteralmente) tutti i “nutrienti” che sono compresi nel cibo che mangia un sano “onnivoro” intelligente adulto (e’ poiché e’ assunto direttamente dalla fonte ha tutte le sue “vibrazioni”).
Sono quelli contenuti, è questa una delle tante meraviglie della Natura, in una secrezione liquida dal colore, dal sapore, dall'odore sui generis, prodotta da una ghiandola, la ghiandola mammaria e che porta il nome di “Latte di Donna”!, e che, attraverso l’innesto diretto nella bocca del lattante del capezzolo materno, viene così – ma anche grazie alla sua capacità innata di succhiare! - facilmente a lui somministrato.
(Inoltre: le Sue braccia, il Suo profumo, il Suo corpo, etc. (v. l’“Ambiente Madre”), sono il migliore Ambiente possibile - la “nicchia” della “Nicchia -ecologica” - per la sopravvivenza e lo sviluppo armonioso del nostro neonato.)
Abbiamo già accennato al fatto che è fondamentale che, non soltanto l’Ambiente, la “Nicchia -ecologica” nella quale vive il nostro bambino, l’ambiente fisico, ma anche la sua alimentazione, non sia assolutamente “monotona” .
Ora sappiamo inoltre, di quante cose ha bisogno il nostro corpo per mantenere intatto il suo “equilibrio interno” e possiamo immaginare quante ne abbia bisogno il nostro bambino (e la Donna in gravidanza) per poter anche “crescere” (rinnovare le sue cellule e accrescerne vertiginosamente il loro numero) e svilupparsi (far evolvere il suo cervello, metterlo continuamente “in forma” mentre apprende ad agire sull'Ambiente che lo circonda e interagire con esso) restando comunque e sempre in buona salute.
Il latte di una Donna, la Madre sana che si alimenta da “onnivora” intelligente, è “l’alimento perfetto” per qualsiasi cucciolo dell’uomo.
Contiene, nelle giuste proporzioni, tutto il necessario.
Contiene (letteralmente) tutti i “nutrienti” che sono compresi nel cibo che mangia un sano “onnivoro” intelligente adulto (e’ poiché e’ assunto direttamente dalla fonte ha tutte le sue “vibrazioni”).
Sono quelli contenuti, è questa una delle tante meraviglie della Natura, in una secrezione liquida dal colore, dal sapore, dall'odore sui generis, prodotta da una ghiandola, la ghiandola mammaria e che porta il nome di “Latte di Donna”!, e che, attraverso l’innesto diretto nella bocca del lattante del capezzolo materno, viene così – ma anche grazie alla sua capacità innata di succhiare! - facilmente a lui somministrato.
(Inoltre: le Sue braccia, il Suo profumo, il Suo corpo, etc. (v. l’“Ambiente Madre”), sono il migliore Ambiente possibile - la “nicchia” della “Nicchia -ecologica” - per la sopravvivenza e lo sviluppo armonioso del nostro neonato.)
UNA RIPETIZIONE UTILE
Allora se l’uomo è un “onnivoro”:
1) Se l’uomo è un onnivoro il suo cucciolo è ovviamente un onnivoro!
2) Se il “Latte Materno” è il prodotto della secrezione della Sua ghiandola mammaria, quella di un’onnivora, non può che contenere tutti i nutriente assunti ( frutta, verdura, carne e pesce), digeriti ed estratti da una normale dieta di un “onnivoro” intelligente.
3) Durante “l’allattamento al seno” il nostro cucciolo d’uomo riceve dunque gli stessi nutrienti di un “onnivoro”adulto, perché sono certamente tutti contenuti nel “Latte Materno”.
4) Tutte le volte che noi gli somministriamo, invece, “latte di aggiunta”, “latte di mucca” (v. l’allattamento misto, lo svezzamento naturale o coatto, etc. etc.), noi, per tutto il tempo che lo facciamo, mettiamo a rischio (specialmente se si protrae per lungo tempo, come di solito avviene) l’integrità fisica e di accrescimento e di sviluppo intellettivo del nostro bambino, perché (letteralmente) noi lo costringiamo ad una dieta certamente “monotona”. Giusta per il pur simpatico “vitellino”, il figlio dell’animale più tranquillo, più mansueto e “rincoglionito” della terra, che, proprio per questo non ha certamente le stesse esigenze, circa la varietà (di aminoacidi) e la qualità dei nutrienti, per dover far fronte allo sfolgorante, immenso “crescere” della mente, della memoria del mio bambino, che è unico in Natura e al vertice Mondo.
5) Nello “svezzamento” – e (soltanto) per potere essere messo in un biberon ed innestato direttamente in bocca al mio bambino, che ancora succhia e non ha i denti per masticare – il veicolo deve necessariamente restare “liquido” ma, il contenuto, in esso diluito, deve essere composto da tutti i nutrienti necessari ad un “onnivoro” (adulto), perché è soltanto per farlo diventare un uomo in grado di riprodursi, che noi l’accudiamo, lo nutriamo e lo informiamo!
6) Tutto questo è indispensabile. E per non mettere a rischio la sua salute, la sua integrità e la sua velocità di crescita e di apprendimento, deve avvenire il piu’ presto possibile. Deve, in pratica - qualsiasi sia la causa o il motivo della riduzione o sospensione della somministrazione del “Latte Materno” - assolutamente essere mantenuta e conservata la sua continuità. Deve “continuare” per lui quel poter ricevere tutti i nutrienti necessari ad un “onnivoro” – che è poi ciò che naturalmente è già avvenuto – come quando succhiava esclusivamente il latte dal seno di una Madre, di una “onnivora” intelligente.
Tutti i derivati industriali del latte di mucca – che, lo ripetiamo, proviene da un animale che monotonamente si nutre di solo erba (è vero solo in teoria, v. ad esempio, i mangimi con farine ricavate dalle carcasse di animali e l’epidemia di “Mucca Pazza”…) - e così tutti i suoi “succedanei” e derivati inventati e prodotti dall'industria, per la loro inesorabile, preponderante presenza sotto tutte le salse (latte in polvere, biscotti solubili, omogeneizzati, farine lattee, formaggini di recupero, yogurt eterni…) nella dieta del mio bambino, sono certamente la causa:
(1) di quella tremenda “monotonia” che rallenta la digestione , che diventa una vera e propria “fatica digestiva” ma che rallenta e disturba anche la sua capacità di apprendimento.
(2) della ancora più pericolosa e devastante carenza di “nutrienti indispensabili” per un “onnivoro”.
(3) a quella del suo aspetto (a causa dell’esagerato apporto di sali minerali e all'azione chelante sul ferro), di anemico, pallido “Bello di Mamma”, paffuto (tutto gonfio di mucca e chiaramente lento anche nell'apprendere!
Abbiamo già lamentato l’inadeguatezza di una dieta di solo latte vaccino che pretende di fornire - sotto tutte le salse e non soltanto come semplice veicolo di base, come invece dovrebbe essere - latte di mucca a bambini, che sono e restano “onnivori”, che hanno, per ragioni naturali o in modo coatto, già iniziato lo “Svezzamento”.
Sono bambini che, in media, vanno dal terzo al sesto mese e oltre.
E’ inoltre da considerare, che tutto questo succede proprio in quel momento della sua “crescita”, quando il nostro cucciolo e dovrebbe essere chiaro ormai, è alle prese con i suoi “naturali” drammi strutturali e psicologici, definitivi, come , quelli legati alla crescita della sua mente e al suo sviluppo, come l’ “Imprinting”, l’“Io-Tutto”, l’inizio dell’autonoma costruzione dello “Schema Corporeo”, la scoperta del “Principio di Realtà”, etc. e poi tutti quelli da noi inventati per lui, come sono appunto, l’abbandono coatto, la perdita ad ore fisse dell’“Ambiente Madre” e la condanna alla Solitudine senza Madre… e l’imposizione dell’apprendimento degli automatismi socio-culturali, che è quello del “mondo dell’inconscio”etc. di tutto ciò che deriva dai “condizionamenti” imposti dalla socio-cultura dominante della sua nicchia ambientale …
Abbiamo, inoltre, già affermato che - a prescindere dalle Sue capacità oggettivamente “mostrate sul campo” e dalla Sua sicura autostima derivante dalle vitali gratificazioni ricevute e le affermazioni e il Merito e il Suo pubblico valore, etc. dalla sua supponenza insomma -, nondimeno:
“Non esiste nessuna Donna al mondo che possa fare “anche” la Madre!”
Quello “naturale” della Madre è un “lavoro a tempo pieno” di ventiquattrore su ventiquattro!
Per almeno i primi tre anni di vita del suo bambino. Qualsiasi altra soluzione alternativa è letteralmente “contro natura” !”
Allora se l’uomo è un “onnivoro”:
1) Se l’uomo è un onnivoro il suo cucciolo è ovviamente un onnivoro!
2) Se il “Latte Materno” è il prodotto della secrezione della Sua ghiandola mammaria, quella di un’onnivora, non può che contenere tutti i nutriente assunti ( frutta, verdura, carne e pesce), digeriti ed estratti da una normale dieta di un “onnivoro” intelligente.
3) Durante “l’allattamento al seno” il nostro cucciolo d’uomo riceve dunque gli stessi nutrienti di un “onnivoro”adulto, perché sono certamente tutti contenuti nel “Latte Materno”.
4) Tutte le volte che noi gli somministriamo, invece, “latte di aggiunta”, “latte di mucca” (v. l’allattamento misto, lo svezzamento naturale o coatto, etc. etc.), noi, per tutto il tempo che lo facciamo, mettiamo a rischio (specialmente se si protrae per lungo tempo, come di solito avviene) l’integrità fisica e di accrescimento e di sviluppo intellettivo del nostro bambino, perché (letteralmente) noi lo costringiamo ad una dieta certamente “monotona”. Giusta per il pur simpatico “vitellino”, il figlio dell’animale più tranquillo, più mansueto e “rincoglionito” della terra, che, proprio per questo non ha certamente le stesse esigenze, circa la varietà (di aminoacidi) e la qualità dei nutrienti, per dover far fronte allo sfolgorante, immenso “crescere” della mente, della memoria del mio bambino, che è unico in Natura e al vertice Mondo.
5) Nello “svezzamento” – e (soltanto) per potere essere messo in un biberon ed innestato direttamente in bocca al mio bambino, che ancora succhia e non ha i denti per masticare – il veicolo deve necessariamente restare “liquido” ma, il contenuto, in esso diluito, deve essere composto da tutti i nutrienti necessari ad un “onnivoro” (adulto), perché è soltanto per farlo diventare un uomo in grado di riprodursi, che noi l’accudiamo, lo nutriamo e lo informiamo!
6) Tutto questo è indispensabile. E per non mettere a rischio la sua salute, la sua integrità e la sua velocità di crescita e di apprendimento, deve avvenire il piu’ presto possibile. Deve, in pratica - qualsiasi sia la causa o il motivo della riduzione o sospensione della somministrazione del “Latte Materno” - assolutamente essere mantenuta e conservata la sua continuità. Deve “continuare” per lui quel poter ricevere tutti i nutrienti necessari ad un “onnivoro” – che è poi ciò che naturalmente è già avvenuto – come quando succhiava esclusivamente il latte dal seno di una Madre, di una “onnivora” intelligente.
Tutti i derivati industriali del latte di mucca – che, lo ripetiamo, proviene da un animale che monotonamente si nutre di solo erba (è vero solo in teoria, v. ad esempio, i mangimi con farine ricavate dalle carcasse di animali e l’epidemia di “Mucca Pazza”…) - e così tutti i suoi “succedanei” e derivati inventati e prodotti dall'industria, per la loro inesorabile, preponderante presenza sotto tutte le salse (latte in polvere, biscotti solubili, omogeneizzati, farine lattee, formaggini di recupero, yogurt eterni…) nella dieta del mio bambino, sono certamente la causa:
(1) di quella tremenda “monotonia” che rallenta la digestione , che diventa una vera e propria “fatica digestiva” ma che rallenta e disturba anche la sua capacità di apprendimento.
(2) della ancora più pericolosa e devastante carenza di “nutrienti indispensabili” per un “onnivoro”.
(3) a quella del suo aspetto (a causa dell’esagerato apporto di sali minerali e all'azione chelante sul ferro), di anemico, pallido “Bello di Mamma”, paffuto (tutto gonfio di mucca e chiaramente lento anche nell'apprendere!
Abbiamo già lamentato l’inadeguatezza di una dieta di solo latte vaccino che pretende di fornire - sotto tutte le salse e non soltanto come semplice veicolo di base, come invece dovrebbe essere - latte di mucca a bambini, che sono e restano “onnivori”, che hanno, per ragioni naturali o in modo coatto, già iniziato lo “Svezzamento”.
Sono bambini che, in media, vanno dal terzo al sesto mese e oltre.
E’ inoltre da considerare, che tutto questo succede proprio in quel momento della sua “crescita”, quando il nostro cucciolo e dovrebbe essere chiaro ormai, è alle prese con i suoi “naturali” drammi strutturali e psicologici, definitivi, come , quelli legati alla crescita della sua mente e al suo sviluppo, come l’ “Imprinting”, l’“Io-Tutto”, l’inizio dell’autonoma costruzione dello “Schema Corporeo”, la scoperta del “Principio di Realtà”, etc. e poi tutti quelli da noi inventati per lui, come sono appunto, l’abbandono coatto, la perdita ad ore fisse dell’“Ambiente Madre” e la condanna alla Solitudine senza Madre… e l’imposizione dell’apprendimento degli automatismi socio-culturali, che è quello del “mondo dell’inconscio”etc. di tutto ciò che deriva dai “condizionamenti” imposti dalla socio-cultura dominante della sua nicchia ambientale …
Abbiamo, inoltre, già affermato che - a prescindere dalle Sue capacità oggettivamente “mostrate sul campo” e dalla Sua sicura autostima derivante dalle vitali gratificazioni ricevute e le affermazioni e il Merito e il Suo pubblico valore, etc. dalla sua supponenza insomma -, nondimeno:
“Non esiste nessuna Donna al mondo che possa fare “anche” la Madre!”
Quello “naturale” della Madre è un “lavoro a tempo pieno” di ventiquattrore su ventiquattro!
Per almeno i primi tre anni di vita del suo bambino. Qualsiasi altra soluzione alternativa è letteralmente “contro natura” !”
Sigismondo Sciortino
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