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lunedì 10 ottobre 2016

Dieta mima digiuno

La dieta mima digiuno, ideata e promossa da Valter Longo, si tratta di un regime vegetariano in grado di rallentare l’invecchiamento, rigenerare le cellule e, solo come effetto collaterale, permettere la perdita di peso. L’inventore precisa in tutte le interviste che il modello alimentare non va gestito in autonomia, ma va adottato con il supporto di un dietologo o di un nutrizionista.



La dieta propone di alternare il modello alimentare quotidiano a qualche giorno in cui si “mima” il digiuno, assumendo da 800 a 1100 calorie. La maggior parte di queste calorie deve provenire da grassi (noci, per esempio) e vegetali, e solo in quantità ridotta da zuccheri e proteine. L’idea della dieta nasce dagli studi sull'invecchiamento condotti da Valter Longo che, all'attività di direttore del Longevity Institute della University of Southern California, affianca quella di ricercatore presso l'Ifom di Milano.

Il sistema si basa su due elementi. Le popolazioni di alcuni villaggi sulle Ande nell'Ecuador non si ammalano quasi mai di cancro e di diabete e le persone sono alte circa un metro e dieci. Il nanismo è infatti una delle caratteristiche peculiari di queste persone (spesso sono anche obese o in sovrappeso) che sono affette dalla sindrome di Laron. Secondo Longo la chiave di lettura per giustificare l’assenza di malattie correlate all'invecchiamento è da attribuire a livelli bassi di IGF1 e insulina. Poiché questo ormone aumenta con l’assunzione di proteine animali, un modo per “mimare” ciò che avviene di positivo nelle persone con la sindrome di Laron è agire sull'alimentazione, riducendo la quota di carne, latte, uova, e favorendo: verdure, cereali, proteine vegetali e al limite il pesce.



Sulla base di questi elementi, Longo propone un regime alimentare con un ridotto consumo di proteine animali, abbinato a qualche giorno in cui si simula il digiuno, per permettere alle cellule di rigenerarsi. Per la maggior parte delle persone relativamente sane la frequenza della dieta mima digiuno dovrebbe essere una volta ogni 3-4 mesi, negli altri casi ogni 30 giorni. La dieta prevede qualche giorno di mima-digiuno ogni mese, da alternare a un’alimentazione normale, che dovrebbe portare ad una riduzione dell’apporto calorico di circa 5000 calorie per gli adulti di sesso maschile.

Esistono svantaggi? Secondo Enzo Spisni, ricercatore nutrizionista dell’Università di Bologna "la condizione di lavoro attivo si coniuga male con la dieta mima digiuno: si rischiano situazioni di ipoglicemia che possono influire negativamente su concentrazione e attività fisica. Lo sanno benissimo gli sportivi, che mai affronterebbero allenamenti in condizioni di digiuno. I nostri avi, quando praticavano i digiuni tradizionali, lo facevano in una condizione di riposo. Quindi, se si decide di inserire giornate di digiuno o di scarso apporto calorico, attenzione a farle coincidere con giornate in cui abbiamo poco o nulla da fare, e possiamo rilassarci, magari all'ombra di qualche albero".



La dieta mima digiuno ha anche un aspetto commerciale. Valter Longo affianca all'attività di ricercatore, quella di fondatore (oltre che presidente del board scientifico) della società L-NUTRA che si occupa di nutritecnologia. La società ha sviluppato e ha programmato l’inizio della vendita negli Usa e in Italia di due kit per seguire la dieta mima-digiuno denominata ProLon®.
Il kit costa 199 dollari (non pochissimo) e lo si può trovare a quest'indirizzo
Longo sottolinea che le sue azioni saranno assegnate a un’associazione no profit e non riceverà alcun compenso, anche se questo aspetto non preclude una sorta di conflitto di interessi. L’altra novità è che il  15 settembre 2015 è uscito il libro La dieta della longevità, scritto dallo stesso Longo ed edito da Vallardi. Anche in questo caso i proventi dell’autore andranno a favore della ricerca.

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